La chiesa barocca di Sant’Agostino, collocata nell’omonima piazza nel centro storico della città, è la titolare del Quartiere di Porta Sant’Andrea. Fu edificata nel XIII secolo per volere del Vescovo e Signore di Arezzo Giuglielmino degli Ubertini, nel 1257, ma rispetto alla struttura originale l’edificio è stato dimezzato e completamente restaurato tra il 1766 e il 1776, su progetto del ferrarese Filippo Giustini. La chiesa al suo interno presenta un elegante esempio di stile barocco.rococò, la cui abside centrale è arricchita da stucchi bianco e verdi di Carlo Sproni e Giuliano e Francesco Rusca, entrambi milanesi.

Al suo interno, dove sono conservate tele seicentesce di Bernardino Santini, è di grande effetto la cantoria della parete di controfacciata, anch’essa progettata da Francesco Rusca. Settecentesco è il coro ligneo intagliato da Ludovico Paci nel 1771.

 

La Benedizione

L’antica usanza della benedizione dei cavalli e dei vessilli presso le chiese di ciascun quartiere nasce proprio con l’avvenire della Giostra, nel 1931. Ogni rione, prima dell’inizio del Corteo Storico e dell’assembramento nel sagrato del Duomo, si reca all’interno o fuori dalla propria chiesa così che il sacerdote possa impartire la benedizione ai giostratori, ai cavalli, ai figuranti e al popolo del quartiere. Dopo questo solenne atto gli schieramenti sono pronti alla volta del Corteo.

1934: figuranti di Sant’Andrea dopo la benedizione

Il quartiere di Porta Sant’Andrea da anni è solito porre il proprio schieramento di armati davanti alla chiesa, in attesa della benedizione che avviene 

alle ore 19:00 per la Giostra di giugno 

alle ore 14:00 per la Giostra di settembre.    

 

            Benedizione Benedizione

  

Il Te Deum

Il Te Deum è il solenne di ringraziamento che ogni Quartiere porge a Dio dopo la conquista della Lancia d’Oro. Questa è una vera e propria cerimonia che si svolge a distanza di pochi giorni dalla vittoria e che richiama tutto il popolo in festa nella chiesa di appartenenza; in passato era usanza portare alla cerimonia, insieme alla lancia d’Oro vinta, gli altri trofei sorretti dalle “citte” del quartiere, ma con gli anni Sant’Andrea ha accantonato questa consuetudine. Dopo la messa e la solenne preghiera i figuranti e il popolo percorrono le vie della città portando in trionfo “il brocco” conquistato in Piazza Grande, per poi tornare nella propria sede.