Dopo questa emozionante cerimonia, la compagine aretina si è spostata verso i giardini dei Musei Vaticani dove Musici e Sbandieratori si sono esibiti di fronte a centinaia di persone: le bandiere e gli squilli delle chiarine hanno catturato l’attenzione dei presenti che, entusiasti, hanno risposto con calorosi applausi e sorrisi fin sopra la terrazza del Belvedere. Poco dopo le autorità presenti si sono recate nell’apposito spazio espositivo realizzato dal Comune di Arezzo proprio all’interno dei Musei Vaticani: è qui che è stata collocata la lancia d’oro di Ivan Theimer, trofeo che verrà custodito fino al 20 agosto.
I commenti dei protagonisti
Dott. Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani: “La Giostra si corre in Piazza Grande, bella e pura come una conchiglia, leggermente in discesa, fatta di marmo, pietra serena e pietra forte, di arenaria bionda che ha il colore del sole. In cima alla piazza c’è la Fraternita dei Laici opera del Rossellino e poi sul lato ci sono le logge di Giorgio Vasari che si faceva chiamare con orgoglio Giorgio Aretino: proprio ad Arezzo volle riprodurre le sorelle degli Uffizzi di Firenze. É in questa piazza che si svolge una festa di popolo che ha come protagonista il moro Saracino, un pupazzo su cui si scagliano i cavalieri dei quartieri. Mai però la giostra ha creato dissidi tra diverse culture e questa edizione straordinaria rimarcherà il messaggio di pace e Misericordia”.
Alessandro Ghinelli, sindaco di Arezzo: “É stata l’intera città a dedicare questa lancia al Giubileo della Misericordia. La Giostra rappresenta la nostra più grande festa di popolo che vede come protagonisti i quattro quartieri: é in una di queste sedi che il trofeo realizzato da Ivan Theimer verrà custodito la sera del 27 agosto dopo la giostra. Inoltre invito tutti, in primis il dott. Paolucci, a presenziare il 24 giugno all’inaugurazione della mostra a lui dedicata nella rinnovata fortezza medicea”. (testo a cura dell’ufficio stampa Istituzione Giostra)