Due Santi per un Quartiere

Il Quartiere prende il nome dal suo protettore, Sant’Andrea Guasconi, nato Andrea Aretino della famiglia Guasconi, che fu un martire vissuto ad Arezzo durante la prima metà del IV secolo e morto, secondo le agiografie, sotto una presunta persecuzione anticristiana di Giuliano; per questo fu canonizzato. La festa di sant’Andrea Guasconi era un tempo celebrata presso la diocesi di Arezzo il 18 agosto, anche se oggi questa ricorrenza è scomparsa; la figura del protettore del quartiere è riportata nel “vessillo del Santo”, nel quale è dipinto Sant’Andrea Guasconi che stringe sulla mano sinistra la palma del martirio.

In realtà tutta la simbologia del Quartiere è ripresa da Sant’Andrea Apostolo, quello che è considerato ufficialmente il Patrono del rione e che viene celebrato il 30 novembre. Non è un caso che l’emblema riportato nel vessillo sia una decusse, meglio conosciuta come Croce di Sant’Andrea, stemma per eccellenza di Andrea Apostolo.

 

 

Il Patrono Bianco Verde

Andrea (in greco Ανδρέας, denominato secondo la tradizione ortodossa Protocletos o il Primo chiamato) fu un apostolo di Gesù Cristo, venerato come santo dalla Chiesa Cattolica e da quella ortodossa.

Andrea era il fratello di San Pietro. Quasi sicuramente il suo nome (che viene dal greco ανδρεία, “virilità, valore”), come altri nomi tramandati in greco, non era il nome originario di questo apostolo in quanto, nella tradizione ebraica o giudaica, il nome Andrea compare solo a partire dal II-III secolo

Il Nuovo Testamento ricorda che Andrea era figlio di Giona, o Giovanni. Egli era nato a Betsadia sulle rive del Lago omonimo in Galilea. Assieme al fratello Pietro esercitava il mestiere di pescatore e la tradizione vuole che Gesù stesso lo avesse chiamato ad essere suo discepolo invitandolo ad essere per lui “pescatore di uomini” (ἁλιείς ἀνθρώπων, halieis anthropon), tradotto anche come “pescatore di anime”. Agli inizi della vita pubblica di Gesù, occupavano la stessa casa a Cafarnao.

Il Vangelo di Giovanni ricorda che Andrea, con suo fratello Simon Pietro, era stato in precedenza discepolo di Giovanni il Battista, che per primo gli consigliò di seguire Gesù, continuatore della sua opera. Andrea fu il primo a riconoscere in Gesù il Messia e lo fece conoscere al fratello. Presto entrambi i fratelli divennero discepoli di Cristo. In un’occasione successiva, prima della definitiva vocazione all’apostolato, essi erano definiti come grandi amici e lasciarono tutto per seguire Gesù.

Nei vangeli Andrea è indicato essere presente in molte importanti occasioni come uno dei discepoli più vicini a Gesù, ma negli Atti degli Apostoli si trova solo una menzione marginale della sua figura.

La tradizione vuole che Andrea sia stato martirizzato per crocifissione a Patrasso (Patrae) in Acaia(Grecia). Dai primi testi apocrifi, come ad esempio gli Atti di Andrea citati da Gregorio Tours, si sa che Andrea venne legato e non inchiodato su una croce latina (simile a quella dove Cristo era stato crocifisso), ma la tradizione vuole che Andrea sia stato crocifisso su una croce decussata (a forma di X) e comunemente conosciuta con il nome di “Croce di Sant’Andrea”; questa venne adottata per sua personale scelta, dal momento che egli non avrebbe mai osato eguagliare il Maestro nel martirio. Quest’iconografia di Sant’Andrea appare ad ogni modo solo attorno al X secolo, ma non divenne comune sino al XVII secolo. Proprio per il suo martirio, Sant’Andrea è divenuto anche il patrono di Patrasso.